La bieta a coste è una verdura facile da coltivare e generosa nella produzione; ha anche il pregio di poter essere coltivata per gran parte dell’anno, sia in terra che in vso. A partire da fine dicembre e fino a febbraio potete produrre da soli le piantine, in casa o in un luogo riparato: queste potranno essere trapiantate all’aperto ai primi sintomi della primavera | |||||||||||||||||||||||
La bieta è una pianta biennale, ma viene coltivata per esser consumata il primo anno. Nel secondo anno produce i semi. Questi sono di tipo particolare, e vengono detti “glomeruli” poiché, più che semi singoli, sono agglomerati di semi connessi abbastanza strettamente tra di loro, tanto che risulta poco pratico tentare di dividerli. La semina si fa mettendo in terra i glomeruli così come sono: quando saranno nate le piantine, solitamente a gruppi di tre-quattro, si lascerà solo la migliore oppure si divideranno, come indicato più sotto. |
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Bieta con
foglie pronte alla raccolta |
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La parte commestibile della bieta è costituita dalle foglie, dotate di grossi piccioli (le coste) che possono essere consumati anche separatamente. Si può consumare, previa cottura, in moltissimi modi, sia condita semplicemente con olio, sale e limone, sia ripassata in padella in molti modi. Le coste possono essere gratinate o fritte impanate, e sono molto gustose. |
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La
radicazione delle piantine da trapiantare deve essere visibile e
deve tenere unito il pane di terra |
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La semina può essere fatta in
contenitori alveolari plastici o di torba pressata. Riempite i
contenitori con terriccio da semina o con una miscela composta al
50% da terriccio di giardino e 50% di terra normale. Se ne avete,
potete sostituire il terriccio da giardino con il vostro compost. |
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Semi
di bieta a coste |
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Le piantine emergono dopo 10-12 giorni. Mantenetele in un luogo riparato, di notte, ma di giorno portatele all’aperto in modo che prendano quanta più luce solare possibile. Quando le piantine avranno 4-5 foglie e saranno altre almeno 7-8 cm saranno pronte al trapianto. Noterete che in ogni alveolo saranno cresciute diverse piantine, due o tre o talvolta anche di più. Da ogni alveolo potete ricavare almeno due piantine, le più belle, dividendole come illustrato nelle foto. |
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Le
piantine emergono dopo 10-12 giorni, e dopo 40 giorni mediamente
sono pronte al trapianto |
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In ogni alveolo si svilupperanno
da una a quattro o più piantine. Potete utilizzare le due più belle,
dividendole |
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Dopo aver eliminato strappandole tutte le più piccole, praticate un piccolo taglio di invito con il coltello per segnare la traccia di divisione | |||||||||||||||||||||||
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Completate la divisione con le
mani, curando che ogni piantina conservi una buona parte di terreno
attorno alle radici. Le due piantine separate possono essere
trapiantate individualmente alla distanza di 25-30 cm sulla fila, e
40-50 cm tra le file |
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Assicuratevi comunque che ciascuna delle piantine divise conservi una buona zolla di terra attorno alle radici. Praticate un buco nel terreno di trapianto e sistematevi la piantina, che dovrà emergere dal terreno esattamente come emergeva nel contenitore di semina, cioè il colletto non dovrà essere né interrato né troppo sporgente sul terreno. Innaffiate abbondantemente in modo che l’acqua faccia compattare la terra attorno alle radici. Se il terreno è sabbioso innaffiate come nella foto, se invece è argilloso usate molta meno acqua: dovete evitare ristagni. |
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Dopo il trapianto
innaffiate abbondantemente per compattare la terra attorno alle
radici |
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La bieta cresce
benissimo anche il vaso, e può essere coltivata senza difficoltà
anche sui balconi |
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Della bieta si
consumano le foglie, che vanno raccolte scalarmente. Raccogliendo le
più grosse (quelle esterne) le rimanenti crescono rapidamente per
dare un nuovo raccolto dopo due-tre settimane. |
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