giovedì 3 aprile 2014

Perché le zucchine marciscono da piccole. Come fare l’impollinazione manuale

Da qualche anno molti coltivator
Da qualche anno molti coltivatori di orti familiari sono perseguitati da una specie di “Peste delle zucchine”. Nonostante le piante siano rigogliose, i frutti sono veramente pochi e molti zucchini, appena sono lunghi 5-6 centimetri, marciscono. Non esiste ancora una spiegazione definita per questo problema; probabilmente le cause sono diverse e concomitanti

Questo problema non è specifico degli zucchini, ma si estende anche ad altre specie di cucurbitacee, in particolare quelle a fiore grosso: invece, il fenomeno si nota molto meno  nelle cucurbitaceee a fiore piccolo, come per esempio i cetrioli o i meloni e qualche varietà di zucca.
Quello che si verifica, è una totale generale mancanza di capacità di fruttificare. La pianta, pur presentando una vegetazione rigogliosa, manca totalmente di potenza produttiva: al massimo riesce a far crescere una prima zucchina, dopodiché, pur continuando ad emettere nuovi frutti, questi non aprono neppure il fiore e marciscono, cominciando dalla punta, appena raggiungono la lunghezza di pochi centimetri.
I fiori maschili che dovrebbero svolgere la funzione impollinatrice mancano o sono deformati. I fiori femminili restano aperti un tempo minimo richiudendosi prima di poter essere fecondati. La pianta continua a vivere prosperando, ma non produce niente.

Zucchine ammalate fin da piccole e fiori maschili deformati

 

Una pioggia di segnalazioni

Questo fenomeno sta interessando più o meno tutta l’Italia, come ho potuto riscontrare dalle segnalazioni che provengono ai miei gruppi o alle pagine aperte nei principali social network.
Le cause che io riesco ad individuare sono tre:
La prima è il diffondersi si un virus ancora non ben conosciuto.
La seconda è uno scadimento generale delle sementi, dal momento che il problema si verifica sia seminando in proprio sia acquistando le piantine pronte da trapiantare.

La terza causa è la mancata allegagione dei fiori

 
Zucchina tonda già ammuffita ancor prima di cominciare a crescere
 
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L’antica abitudine di coltivare un orto sta tornando di grande attualità. Dopo qualche decennio trascorso nella illusione di un consumismo facile senza prezzi da pagare, ci stiamo accorgendo che alcuni prezzi ci sono: la rinuncia alla genuinità dei cibi e una totale subordinazione a un sistema produttivo di cui non si conoscono i meccanismi. L’orto come lo si intende oggi non è solo una piccola fonte di reddito, ma soprattutto una nuova filosofia di vita, un metodo sano per recuperare il giusto rapporto con la natura, con la terra e con il cielo. Purtroppo, molte conoscenze sono andate perse, e oggi non esistono scuole né insegnanti in grado di trasferire cognizioni non accademiche, ma pratiche, a chi vuole incominciare.
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Il virus?

Per quanto concerne il virus, effettivamente ce ne sono molti e di tipi diversi; esiste perfino un virus detto Mosaico del cetriolo, che colpisce anche pomodori, patate e molti altri ortaggi. Nel caso si trattasse realmente di un virus (si parla del MWMV (Moroccan Watermelon   Mosaic Virus) allora la soluzione più consigliata, che possiamo senz’altro sperimentare, è basata sulla certezza che i virus vengono inizialmente trasmessi dagli afidi. Non esistono mezzi per combattere i virus, ma possiamo prevenire gli attacchi di afidi proteggendo le piante di zucchini con rete anti-insetti finissima, meglio con una copertura di tessuto non tessuto come si fa nei centri sperimentali, anche se non si capisce bene poi come dovrebbe avvenire l’impollinazione.

Rimedi contro i virus

Oltre alla protezione meccanica appena citata, la prevenzione  si fa eliminando le erbe spontanee che spesso vengono lasciate prosperare specialmente ai bordi dell’orto; è bene fare questa operazione qualche giorno prima del trapianto di pomodori, zucchini e cetrioli, per non lasciare agli afidi portatori dell’infezione la possibilità di trovare cibo fresco semplicemente facendo un salto.
I virus vengono trasmessi da afidi di vario tipo, che li trasportano dalle piante ammalate a quelle sane; pungendo le piante per suggere la linfa, inoculano il virus. Gli ortaggi vanno trattati spesso con antiaficidi biologici, come per esempio il macerato di ortica o l’infuso di aglio, per evitare che gli afidi vengano a contaminarli.
Peraltro, contro i virus non esiste altro che la prevenzione; se trovate zucchini ammalati come quelli nelle  figure, e avete la ragionevole certezza che possa trattarsi di virus,  l’unica possibilità che avete è di sradicare la pianta ed eliminarla, possibilmente bruciandola, per evitare che il virus si diffonda anche alle altre. Non coltivate più ortaggi simili su quel terreno per almeno 5 anni perché il virus rimane nel terreno molto a lungo.

 

L'apice delle piante continua a vegetare, ma nessuna zucchina cresce oltre pochi centimetri

 

 
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Lo scadimento delle sementi?

La seconda possibile causa è più seria. Probabilmente anche le piante da  seme vengono allevate con metodi industriali, cioè con l’uso massiccio di ormoni; in questo caso ancora più massiccio, dal momento che queste zucchine non sono destinate alla alimentazione diretta  ma alla produzione dei semi.
Ma forse proprio l’uso di un particolare ormone ha provocato nei semi una mutazione, o meglio un indebolimento, per cui le piante nate da loro mancano del tutto di vigore produttivo, a meno che non vengano a loro volta nutrite di ormoni, cosa che negli orti domestici non accade.
Questa seconda tesi non ha basi scientifiche, è una semplice supposizione fatta con la saggezza di Bertoldo (tipica degli ortolani) cioè a lume di naso. Sembra assurdo ma, come diceva un famoso personaggio, a pensare male si fa peccato ma... si indovina.

 

Zucchina già sofferente e pianta improduttiva
 
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Le difficoltà di impollinazione

Appare evidente che la causa non si possa individuare nella mancata impollinazione derivante, si dice, dalla rarefazione delle api, perché comunque i fiori maschili mancano o sono deformi. I fiori maschili si distinguono da quelli femminili perché hanno un gambo lungo e longilineo, mentre al di sotto dei fiori femminili si nota un piccolo rigonfiamento, fino a notare la zucchina già ben formata quando il fiore si apre.
 Circa la raccolta dei fiori per uso alimentare, si possono raccogliere i fiori femminili quando si sono chiusi, cioè quando le fecondazione è già avvenuta, mentre i fiori maschili si possono raccogliere in qualsiasi momento avendo l’avvertenza di lasciarne comunque qualcuno.
 

Il fiore maschile ha il gambo liscio e longilineo, quello femminile presenta già un piccolo frutto alla base
 

La fecondazione avviene attraverso il lavoro di raccolta di polline operato da insetti detti impollinatori, come per esempio le api le quali, volando da un fiore all’altro, spostano il polline dai fiori maschili a quelli femminili. In effetti le api sono l’agente principale e quasi esclusivo della impollinazione nelle cucurbitacee.

In alto un fiore femminile aperto, sotto la scritta due piccoli fiori femminili che presentano alla base due mini-zucchine. Affinché i frutti crescano i loro fiori, appena aperti, dovranno essere fecondati con polline proveniente da fiori maschili, anche della stessa pianta
 
 

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Un primo problema deriva dalla estrema rarefazione di questi insetti, che in molte zone sono praticamente scomparse a causa dei pesticidi e di una malattia conosciuta come Varroa, che causa spopolamento della famiglia, parassiti sulle larve, api che sfarfallano mutilate o deformi.Un secondo problema deriva dal tempo sempre più ridotto di apertura dei fiori femminili, che spesso rimangono aperti e disponibili alla fecondazione solo pochissime ore. Anche questa riduzione della “finestra di fecondabilità” dei fiori femminili non è regolare, in quanto dovrebbero restare aperti almeno una intera giornata; le cause non sono chiare.

Si preleva il polline dai fiori maschili strofinando un pennello morbidissimo
 

Si può tentare di ovviare alle difficoltà di impollinazione operando artificialmente, cioè eseguendo in modo manuale il lavoro che dovrebbe essere svolto dall’ape: prelevare polline dai fiori maschili e trasferirlo su quelli femminili.

Dopo lo strofinamento il pennello appare rivestito di polline. La stessa cosa accade con le zampe delle api, quando si posano sui fiori maschili
 
 
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L’operazione è molto delicata e va fatta con mano molto leggera. Si utilizza un pennello morbidissimo che va strofinato al centro del fiore maschile, e successivamente al centro di quello femminile.
In questo modo l’impollinazione è garantita ecologicamente, e se non sussistono altre cause, le zucchine  sottoposte ba questa operazione dovrebbero crescere regolarmente.

Con estrema delicatezza il pennello va accostato alla parte centrale del fiore femminile per depositare il polline
 
Zucchine con allegagione riuscita
 

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