Da qualche
anno molti coltivatori di orti familiari sono perseguitati
da una specie di “Peste delle zucchine”. Nonostante le
piante siano rigogliose, i frutti sono veramente pochi e
molti zucchini, appena sono lunghi 5-6 centimetri,
marciscono. Non esiste ancora una spiegazione definita per
questo problema; probabilmente le cause sono diverse e
concomitanti
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Questo problema non è specifico
degli zucchini, ma si estende anche ad altre specie di cucurbitacee,
in particolare quelle a fiore grosso: invece, il fenomeno si nota
molto meno nelle cucurbitaceee a fiore piccolo, come per
esempio i cetrioli o i meloni e qualche varietà di zucca.
Quello che si verifica, è una totale generale mancanza di capacità
di fruttificare. La pianta, pur presentando una vegetazione
rigogliosa, manca totalmente di potenza produttiva: al
massimo riesce a far crescere una prima zucchina, dopodiché, pur
continuando ad emettere nuovi frutti, questi non aprono neppure il
fiore e marciscono, cominciando dalla punta, appena
raggiungono la lunghezza di pochi centimetri.
I fiori maschili che dovrebbero svolgere la funzione impollinatrice
mancano o sono deformati. I fiori femminili restano aperti un tempo
minimo richiudendosi prima di poter essere fecondati. La pianta
continua a vivere prosperando, ma non produce niente. |
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Zucchine ammalate fin da piccole e fiori maschili
deformati |
Una
pioggia di segnalazioni
Questo
fenomeno sta interessando più o meno tutta l’Italia, come ho potuto
riscontrare dalle segnalazioni che provengono ai miei gruppi o alle
pagine aperte nei principali social network.
Le cause che io riesco ad individuare sono tre:
La prima è il diffondersi si un virus ancora non ben
conosciuto.
La seconda è uno scadimento generale delle sementi, dal
momento che il problema si verifica sia seminando in proprio sia
acquistando le piantine pronte da trapiantare.
La terza causa è la mancata allegagione dei fiori |
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Zucchina tonda già ammuffita ancor prima di
cominciare a crescere
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500 segreti per avere un orto
meraviglioso
320 Pagine. Formato 17x24 cm. Illustrato
Euro 18,90
Vedi
prezzo scontato
L’antica abitudine di
coltivare un orto sta tornando di grande attualità. Dopo
qualche decennio trascorso nella illusione di un consumismo
facile senza prezzi da pagare, ci stiamo accorgendo che
alcuni prezzi ci sono: la rinuncia alla genuinità dei cibi e
una totale subordinazione a un sistema produttivo di cui non
si conoscono i meccanismi. L’orto come lo si intende oggi
non è solo una piccola fonte di reddito, ma soprattutto una
nuova filosofia di vita, un metodo sano per recuperare il
giusto rapporto con la natura, con la terra e con il cielo.
Purtroppo, molte conoscenze sono andate perse, e oggi non
esistono scuole né insegnanti in grado di trasferire
cognizioni non accademiche, ma pratiche, a chi vuole
incominciare.
SCONTI E OMAGGI
PER SAPERNE DI PIU' |
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Il virus?
Per
quanto concerne il virus, effettivamente ce ne sono molti e di tipi
diversi; esiste perfino un virus detto Mosaico del cetriolo, che
colpisce anche pomodori, patate e molti altri ortaggi. Nel caso si trattasse realmente di un virus (si parla del MWMV (Moroccan Watermelon Mosaic Virus) allora la
soluzione più consigliata, che possiamo senz’altro sperimentare, è
basata sulla certezza che i virus vengono inizialmente trasmessi dagli
afidi. Non esistono mezzi per combattere i virus, ma possiamo
prevenire gli attacchi di afidi proteggendo le piante di zucchini
con rete anti-insetti finissima, meglio con una copertura di tessuto
non tessuto come si fa nei centri sperimentali, anche se non si
capisce bene poi come dovrebbe avvenire l’impollinazione.
Rimedi contro i virus
Oltre
alla protezione meccanica appena citata, la prevenzione si fa
eliminando le erbe spontanee che spesso vengono lasciate prosperare
specialmente ai bordi dell’orto; è bene fare questa operazione
qualche giorno prima del trapianto di pomodori, zucchini e cetrioli,
per non lasciare agli afidi portatori dell’infezione la possibilità
di trovare cibo fresco semplicemente facendo un salto.
I virus vengono trasmessi da afidi di vario tipo, che li trasportano
dalle piante ammalate a quelle sane; pungendo le piante per suggere
la linfa, inoculano il virus. Gli ortaggi vanno trattati spesso con
antiaficidi biologici, come per esempio il macerato di ortica o
l’infuso di aglio, per evitare che gli afidi vengano a contaminarli.
Peraltro, contro i virus non esiste altro che la prevenzione; se
trovate zucchini ammalati come quelli nelle figure, e avete la
ragionevole certezza che possa trattarsi di virus, l’unica
possibilità che avete è di sradicare la pianta ed eliminarla,
possibilmente bruciandola, per evitare che il virus si diffonda
anche alle altre. Non coltivate più ortaggi simili su quel terreno
per almeno 5 anni perché il virus rimane nel terreno molto a lungo.
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L'apice delle piante continua a vegetare, ma
nessuna zucchina cresce oltre pochi centimetri |
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Coltivare i peperoncini piccanti
Dagli innocui Bell e
Poblano agli infernali Fatali, Habanero , Bhut Jolokia e
Trinidad Scorpion Moruga
Coltivare l’orto Editrice 2013 72 pagine. Formato 17x24.
Prezzo euro 5,00
Esistono migliaia di varietà coltivate di peperoncino. Si
tratta di una spezia amata e diffusa in tutto il mondo,
attorno alla quale si è sviluppata una cultura che vede
impegnati migliaia di appassionati. Spesso questi si
tramutano in veri e propri collezionisti di varietà , molte
delle quali si contendono la palma di peperoncino più
piccante al mondo. Dopo una lunga permanenza dell’Habanero
ai vertici del Guinness dei Primati, ora è la volta del Bhut
Jolokia. Questo libro introduce in modo semplice ma completo
all’affascinante mondo dei peperoncini e alla loro
coltivazione: anche un piccolo terrazzo può essere
sufficiente.
PER SAPERNE DI PIU'
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Lo scadimento delle sementi?
La
seconda possibile causa è più seria. Probabilmente anche le piante
da seme vengono allevate con metodi industriali, cioè con l’uso
massiccio di ormoni; in questo caso ancora più massiccio, dal
momento che queste zucchine non sono destinate alla alimentazione
diretta ma alla produzione dei semi.
Ma forse proprio l’uso di un particolare ormone ha provocato nei
semi una mutazione, o meglio un indebolimento, per cui le piante
nate da loro mancano del tutto di vigore produttivo, a meno che non
vengano a loro volta nutrite di ormoni, cosa che negli orti
domestici non accade.
Questa seconda tesi non ha basi scientifiche, è una semplice
supposizione fatta con la saggezza di Bertoldo (tipica degli
ortolani) cioè a lume di naso. Sembra assurdo ma, come diceva un
famoso personaggio, a pensare male si fa peccato ma... si indovina.
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Zucchina già sofferente e pianta improduttiva |
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Come CONCIMARE L'ORTO
Uso dei concimi
organici
e chimici
con la ricetta per ogni ortaggio
, anche in vaso. Fertilizzare
il terreno
con il compost
110 Pagine. Formato 17x24 cm. Illustrato
Euro 10,00
L’orto classico è sempre stato coltivato su aree di terreno
concimate ogni anno, ripetutamente, tramite l’aggiunta di
concimi organici, come le deiezioni animali. Per questo,
quando si parla di terra da orto, si intende una
terra ben grassa e fertile. Purtroppo negli ultimi decenni
diversi fattori hanno fatto sì che gli ortaggi venissero
coltivati in terreni sempre meno fertili: da qui l’esigenza
di aggiungere elementi nutritivi a base di concimi chimici.
Anche nei piccoli orti domestici diventa sempre più
difficile fornire annualmente le dosi minime necessarie di
concimi organici, per diversi motivi quali i problemi di
gestione pratica e igienica degli stallatici, la difficoltà
di reperimento dovuta alla rarefazione delle stalle e, nelle
zone più abitate, i problemi di convivenza con il vicinato.
Gli ortaggi sottraggono grandi quantità di nutrimento al
terreno, la cui fertilità va integrata ad ogni nuova
coltivazione; dunque, oltre a soffermarsi sulla concimazione
organica, questo libro esplora anche le tecniche di
concimazione chimica.
PER SAPERNE DI PIU' |
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Le difficoltà di
impollinazione
Appare evidente che la causa non si possa
individuare nella mancata impollinazione derivante, si dice, dalla
rarefazione delle api, perché comunque i fiori maschili mancano o
sono deformi. I fiori maschili
si distinguono da quelli femminili perché hanno un gambo lungo e
longilineo, mentre al di sotto dei fiori femminili si nota un
piccolo rigonfiamento, fino a notare la zucchina già ben formata
quando il fiore si apre.
Circa la raccolta dei fiori per uso alimentare, si possono
raccogliere i fiori femminili quando si sono chiusi, cioè quando le
fecondazione è già avvenuta, mentre i fiori maschili si possono
raccogliere in qualsiasi momento avendo l’avvertenza di lasciarne
comunque qualcuno.
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Il fiore maschile ha il gambo liscio e longilineo,
quello femminile presenta già un piccolo frutto alla base
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La
fecondazione avviene attraverso il lavoro di raccolta di polline
operato da insetti detti impollinatori, come per esempio le api le
quali, volando da un fiore all’altro, spostano il polline dai fiori
maschili a quelli femminili. In effetti le api sono l’agente
principale e quasi esclusivo della impollinazione nelle cucurbitacee. |
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In alto un fiore femminile aperto, sotto la
scritta due piccoli fiori femminili che presentano alla base due
mini-zucchine. Affinché i frutti crescano i loro fiori, appena
aperti, dovranno essere fecondati con polline proveniente da fiori
maschili, anche della stessa pianta
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Coltivare i pomodori
nell’orto.
Dalla semina alla raccolta.
Varietà, cure colturali, malattie, parassiti, concimazione,
potatura.
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Illustrato con 250 foto e
disegni.
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Un
primo problema deriva dalla estrema rarefazione di questi insetti,
che in molte zone sono praticamente scomparse a causa dei pesticidi
e di una malattia conosciuta come Varroa, che causa spopolamento
della famiglia, parassiti sulle larve, api che sfarfallano mutilate
o deformi.Un secondo problema deriva dal tempo sempre più ridotto di
apertura dei fiori femminili, che spesso rimangono aperti e
disponibili alla fecondazione solo pochissime ore. Anche questa
riduzione della “finestra di fecondabilità” dei fiori femminili non
è regolare, in quanto dovrebbero restare aperti almeno una intera
giornata; le cause non sono chiare. |
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Si preleva il polline dai fiori maschili
strofinando un pennello morbidissimo
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Si può tentare di
ovviare alle difficoltà di impollinazione operando artificialmente,
cioè eseguendo in modo manuale il lavoro che dovrebbe essere svolto
dall’ape: prelevare polline dai fiori maschili e trasferirlo su
quelli femminili. |
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Dopo lo strofinamento il pennello appare rivestito
di polline. La stessa cosa accade con le zampe delle api, quando si
posano sui fiori maschili
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Risparmiare con il compost
144 Pagine. Formato 14X21 cm. Illustrato
Euro 13,20.
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Una famiglia di 3-4 persone
con un orto-giardino di ordinaria grandezza può produrre
ogni anno 5 quintali di rifiuti organici dai quali si
ricavano comodamente 2 quintali di compost, pari a dieci
sacchetti di terriccio da giardino da 50 litri. Questo
riduce praticamente a zero le spese per acquisto di
fertilizzanti. Inoltre, molti Comuni offrono sconti e
facilitazioni a chi composta in proprio. Questo libro è un
manuale completo per il riciclo dei rifiuti domestici e del
giardino. Illustra tutte le tecniche per ottenere
gratuitamente un ottimo fertilizzante e ammendante dei
terreni. E’ arricchito da schede, tabelle e immagini che
guidano il lettore nella produzione del compost sia nel
giardino sia sul balcone di casa, anche con una compostiera
autocostruita.
SCONTI E OMAGGI
PER SAPERNE DI PIU' |
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L’operazione è molto delicata e va fatta con mano molto leggera. Si
utilizza un pennello morbidissimo che va strofinato al centro del
fiore maschile, e successivamente al centro di quello femminile.
In questo modo l’impollinazione è garantita ecologicamente, e se non
sussistono altre cause, le zucchine sottoposte ba questa operazione
dovrebbero crescere regolarmente. |
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Con estrema delicatezza il pennello va accostato
alla parte centrale del fiore femminile per depositare il polline
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Zucchine con allegagione riuscita |
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